Alani del Bosco Ceduo

 

 

Allevamento e selezione Alano arlecchino e nero

Di Rizzo Stefania

  

 

Su storia di charlotte album charlotte

 

    

 

 

I miei alani

 

Salve sono Charlotte, un alano arlecchino, di circa cinque anni, oggi 18.03.2010 sono volata sul ponte dell’arcobaleno.

Ho avuto una vita breve ma intensa, vivevo in un brutto canile, dormivo su basi di legno e a volte sul cemento, per cui mi ero riempita di piaghe ad entrambe le zampe posteriori, che continuavo a leccare dal prurito,  erano delle brutte piaghe da decubito, ma continuavo a sperare che un giorno sarei stata tirata fuori da quell’orrendo posto.

Non ho sbagliato a sperare, la speranza è l’ultima a morire, me l’ha insegnato la mia salvatrice Stefania.

Ricordo, lei, un angelo che mi guardava strabiliata fuori dal mio recinto e che si informava sul mio stato di salute, finalmente, qualcuno mi osservava ed allora cercai con tutta me stessa di incrociare i suoi occhi, il suo sguardo, nessuno mi voleva perché mal concia e poi grossa grossa, chi avrebbe mai preso un alano da curare e nutrire come un cucciolo dalla struttura ormai gigante?

Ma lei insisteva, che avevo bisogno di cure, sebbene costose, ma alla fine vidi che andava via discutendo con un veterinario del canile ed io pensai: “ ci ho provato, perché nessuno mi aiuta?”

Ero molto triste, e fissando quella porta d’ingresso pensai, che era la mia occasione ed allora guardai e guardai, ma lei era andata via, aspettai…. ma non tornò.

L’indomani pensai: “tornerà?” Passò un intero giorno, nulla!!!

Esattamente dopo due giorni, vidi una persona oltrepassare il cancello di ingresso, tutta incappucciata, c’era una tempesta di pioggia,  con un collare ed un guinzaglio, non riuscivo a vedere il suo volto, ed avevo paura, sentii una voce familiare….. era il mio angelo, che veniva verso di me, ed allora entrò nel mio recinto, era rivolta, proprio verso di me, ma io avevo paura e scappavo per non farmi prendere, poi ricordo che eravamo entrambe stanche, lei si mise seduta per terra nel mio recinto ed io mi avvicinai, pioveva terribilmente, io e lei eravamo interamente bagnate.

Era il mio angelo che voleva salvarmi, ma io, non lo sapevo ancora, per cui, ricordo la sua gran fatica a tirami fuori dal recinto, io avevo paura del collare e del guinzaglio, non li avevo mai visti, ed immaginavo, invece, che fosse un cappio con forma diversa.

Quando fummo in auto, ricordo che lei mi asciugò tutta, ero talmente sporca, e pensai: “ non ho un fondo grigio, ma sono bianca!”.

Il mio angelo, mi portò in uno studio, ed io, invece speravo, che mi portasse a casa sua!!!

Mi colpì una persona con un camice bianco che esclama: “ povera stella !!!! Non ce la farà mai!!!! Stefania, non ha pelo alle zampe posteriori, è  piena di piaghe da decubito” e allora il mio angelo insisteva che voleva provarci e doveva farlo per me!!!

Per cui, la veterinaria subitò mi effettuò un prelievo, test erlichia, richiezia e leshmania e vidi il mio angelo saltare dalla gioia, perché non avevo quelle brutte malattie ed anche il mio emocromo non era malvagio, eccetto i globuli bianchi chiaramente altissimi, ma pensai: “con l’amore della mia salvatrice, ce la farò! “ e dopo un ulteriore accurata visita veterinaria il mio angelo mi portò nella sua auto.

Confesso ero preoccupata, dove mi porterà mai?

Dopo un po’ di strada, mi fece scendere in un giardino, e mi invogliò a salire delle scale, ma io avevo paura e la ringhiai, ma lei, con dolcezza,  si mise ai miei piedi, praticamente seduta sul primo gradino, e mi diceva di non  avere paura, ma io non mi fidavo più da tempo dell’uomo.

Ed allora, con immensa pazienza, il mio angelo prese un mio piede e lo mise sul primo gradino e così fece con tutti i miei quattro piedi,  imparai che erano semplicemente dei gradini e che mi avrebbero portata in un appartamento, dove c’era una poltrona e tanti sacchi di cibo, acqua a disposizione e finalmente tanto caldo.

Ricordo che feci una gran bevuta ed avevo tanta fame, le crocchette avevano un odore troppo invitante, mai sentito, anche se fui disturbata dal mio angelo perché me ne versava poche per volte in una ciotola, aveva capito che ero troppo affamata e mi diceva : “piano che mi rischi una torsione”.

Da quel fatidico 05/01/2009 incominciò la mia nuova vita, avevo il mio angelo che mi disinfettava notte e giorno e che mi curava, ricordo i tanti antibiotici che dolcemente mescolava con carne, per cui a me graditissimi, ricordo quelle punture di rochefin mattina e sera, che lei con dolcezza mi faceva carezzandomi, per non farmi spaventare, un  cocktail  di tantissime medicine.

La veterinaria era incredula che ce l’avrei fatta, ricordo le mie orride ferite e la pazienza del mio angelo nel disinfettarle, nonostante il loro maleodorante odore, piene di siero ed infezione, ricordo lei che mi puliva e che mi dava a mangiare, povero il mio angelo, abbiamo avuto davvero tanta forza.

Finalmente, dopo qualche giorno mi fidai di nuovo dell’uomo ed il mio angelo pazientemente mi insegnava il guinzaglio , il collare, la passeggiata e le corse insieme.

Lei è stata la mia salvatrice!!!!!

Dopo mesi di terapie intensive, guarii, era impossibile non farcela con tante attenzioni ricevute, finalmente avevo messo venti chili di peso ed avevo di nuovo la sembianza di un alano.

Ed allora un altro momento importante della mia vita stava accadendo, salii in auto con Stefania e pensavo che fosse una passeggiata, ma era lunghissima e non comprendevo perché non arrivassimo mai, dopo tante interminabili ore, di piccole e veloci soste, arrivai a casa di amici, e conobbi Lex, un alano maschio nero, che mi riempì di baci, mi saltava addosso e mi invitava a correre con lui.

Mi sentii subito voluta bene ed allora conobbi la mia famiglia adottiva Mariangela, Giuliano e Lex, quante carezze mi diede Mariangela, mi stava aspettando da mesi ormai, ero stata promessa a loro, dopo pochi giorni dal mio arrivo a casa del mio angelo Stefania.

Quando lei andò via, io la guardai e lei piangeva perché non mi voleva lasciare, ma non poteva fare diversamente, lei aveva già 13 cani suoi da seguire, l’importante è che mi avesse salvata regalandomi la possibilità di poter correre di nuovo e di avermi portata da una famiglia che non conoscendomi già mi amava!!!!

Il giorno dopo, di nuovo Stefania al cancello e pensai, che ci fa qui, era venuta a trovarmi e difatti, nonostante la grande distanza da me, così fece altre volte.

Ricordo, l’ultima volta che l’ho vista, ero così contenta, la spingevo con il mio musone per farle vedere il mio nuovo divano, ed allora Stefania capì in modo definitivo, che stavo veramente bene e la vidi che mi sorrideva e mi diceva “ Charly,  mi chiamava così per le coccole, sono serena finalmente, vivi la tua vita con Lex, Mariangela e Giuliano, ti vogliono bene” e così tra sorrisi e lacrime andò via il mio angelo!!!!

Purtroppo, non ci sono più, oggi sono volata sul ponte dell’arcobaleno, qui è bello, c’è un prato fiorito, un bel sole e sono in compagnia di tanti amici alani, noi tutti, stiamo bene, non piangete per noi, siamo liberi e felici e vi osserviamo, correre nella vostra vita quotidiana.

Ho avuto una vita breve ma ricca di emozioni e di affetti...

Stefania, mio angelo, Mariangela, Giuliano e Lex, adesso sarò io a proteggervi, grazie per quello che avete fatto per me…..

a presto Charlotte…..

 

 

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